Sul viaggio – parte di 1 di…

Sul viaggio – parte di 1 di…

Il viaggio, per un cittadino contemporaneo, è necessario. Chi vive in città, passa la stragrande maggioranza del proprio tempo affidandosi ad un unico senso, fino a logorarlo, la vista.

Il cittadino passa 8 e più ore davanti a computer, telefoni, tablet, televisioni, maxi schermi, orologi intelligenti, insegne luminose e ammennicoli “smart”. Parentesi: hanno inventato il frigo smart. Perché aprire un armadio che fa fresco e mangiare la roba che ci sta dentro prima che vada in malora è difficilissimo senza intelligenza artificiale a consigliarti una frittatona con di di tu tutto e di più, e muffa a parte. Fuori dalle 8 ore di stimolazione continua della vista, tanto da farsi male agli occhi, resta poco per gli altri sensi:

udito: sottoposto a inquinamento acustico continuo di traffico, cantieri, mass media, campioni olimpionici di rotture di palle

tatto: tastiere e schermi touch principalmente, se va bene il manubrio di una bicicletta e la mano sudaticcia di qualcuno

gusto: la roba buona non si trova, solo verdura idroponica olandese e arance spagnole, e cucinare un piatto a regola d’arte è un lusso, chi ha il tempo di farlo quotidianamente?

olfatto: il suddetto traffico ci brucia le narici, avete notato come durante la quarantena si sentisse distintamente un cambio di odore al passaggio di un auto? Da un neutro meh ad un bleah. E perché accettiamo di tornare al bleah costante? 


Bene, la vacanza serve a uscire da questo corridoio di luce artificiale, puzza cancerogena, rumore, insapidità e plastica. Prendere la macchina e partire per altri lidi, monti, colli, quel che è, concede il lusso di fare cose nuove e di farle con calma. Anche il fattore tempo infatti è uno dei problemi del cittadino contemporaneo.

Rallentare un po’, abbassare il finestrino e sentire l’odore della natura che sta sul ciglio di una strada poco battuta è già un lusso rispetto ai semafori del lunedì e al tanfo del classico camionaccio anni 90 che brucia carbone.Il verde, la luce naturale, e anche i cibi più semplici risvegliano i sensi che sono stati martoriati sistematicamente il resto dell’anno.

Anche la mano che stringi da una sensazione diversa, e non appiccica più.

Lascia un commento